Ministro Lollobrigida: “Caccia e ambiente, l’aria è cambiata”
Articolo di Massimo Sbardella – Sui temi della caccia e dell’ambiente “l’aria è cambiata”. Così il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, intervenendo a Bastia Umbra al convegno organizzato da Enalcaccia nazionale. “Chi opera nell’ambito della legge – ha chiarito il ministro – va tutelato. E il mondo venatorio è degno di rispetto. Hanno provato a cancellarlo e non ci sono riusciti. Ma non si arrendono. Provando a fare guerra ai cacciatori condannandoli ad una perenne condizione di marginalità nello svolgere la loro passione. Ma l’aria è cambiata. Chi agisce nella legalità va tutelato. E i cacciatori sono protagonisti indiscussi della legalità”.
Alla presenza del commissario all’emergenza peste suina africana, Caputo, il ministro ha parlato del coraggio di intervenire per ridurre le specie dei cinghiali: “L’abbattimento selettivo non è attività venatoria – ha chiarito – ma utilizza esperti del settore, che sono i cacciatori”. Salutando con soddisfazione l’accordo raggiunto in Conferenza Stato – Regioni sul Piano di gestione e contenimento delle specie selvatiche.
Seduta nella quale è stato dato il via libera al ripristino del Comitato tecnico faunistico venatorio: “Un luogo nel quale si ragiona e si discute” ha spiegato il ministro. Chiarendo di aver scelto un organismo snello, che comunque garantisse una rappresentanza “importante” al mondo venatori portatore di interesse particolare in questa materia.
E sulle accuse degli ambientalisti ha replicato: “Siamo tutti ambientalisti. Lo sono gli agricoltori, gli allevatori e anche i cacciatori che proteggono ciò che garantisce la loro passione”.
La governatrice umbra Donatella Tesei, ribadendo “il valore importantissimo dell’esercizio della caccia”, ha auspicato che possa essere portato avanti “con equilibrio” in quanto eccellenza del territorio.
Anche l’assessore umbro Roberto Morroni ha ricordato “l’importanza fondamentale del mondo venatorio” e la sua “piena legittimità”. Ha evidenziato l’importanza di agire in quadro di certezza, ricordando che quest’anno, dopo i contenziosi del 2022, la Regione Umbria ha preadottato il Calendario venatorio, in attesa dei pareri della Commissione consiliare e di Ispra.
L’altro aspetto sottolineato dall’assessore Morroni è il cammino di confronto intrapreso con le associazioni venatorie negli Stati generali della caccia.