«Salvateci dai cinghiali»: i contadini disperati chiedono aiuto ai cacciatori

Ora gli agricoltori potranno telefonare e far abbattere gli animali

Articolo di FEDERICO GOTTARDO

I contadini chiedono aiuto ai cacciatori per salvare i loro campi dai cinghiali: questa mattina è stato firmato un protocollo d’intesa tra Coldiretti Torino e la ”Associazione di protezione civile per la salvaguardia e gestione della fauna”, che raggruppa 190 selecontrollori abilitati al controllo faunistico. Si tratta di cacciatori esperti che, grazie a questo accordo, potranno intervenire su richiesta degli agricoltori che subiscono gli attacchi dei cinghiali sui propri campi.

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La firma della convenzione tra Coldiretti e associazione dei cacciatori

La convenzione fa il paio con il corso organizzato da Coldiretti per abilitare 120 “attuatori dei piani di controllo della specie cinghiale”, compresi molti agricoltori che hanno già il porto d’armi ad uso caccia e potranno difendere direttamente i propri campi. Per gli altri, adesso c’è la possibilità di chiamare gli operatori dell’associazione, che ha già una convenzione con la Città metropolitana per lavorare in tutta la provincia. E ora garantirà un pronto intervento in tutti i comuni, senza costi per i contadini.

«In questi giorni sta iniziando la stagione delle semine – ricorda il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – Era importante dare risposte rapide alla richiesta di tutela che arriva da quegli agricoltori che ogni anno si vedono distrutti i seminativi dai cinghiali».

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Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino

In questi primi mesi del 2023 sono circa 600 i cinghiali abbattuti in provincia di Torino durante le attività di controllo della specie, «un numero ancora altamente insufficiente» rileva ancora il presidente.

L’anno scorso, soltanto agli uffici di zona di Coldiretti Torino, sono arrivate richieste di rimborsi danni all’agricoltura per oltre 800mila euro.

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