La Pernice
Timida e sospettosa, la Pernice rossa conduce una vita gregaria, ma si isola durante il periodo della cova. È in grado di correre molto velocemente e, se fiuta un pericolo, si appiattisce al suolo, alzandosi in volo raramente. Curioso il comportamento della femmina nel periodo della nidificazione: depone le uova in due distinti nidi, ognuno dei quali verrà covato da uno dei genitori…
Ordine: Galliformes Famiglia: Phasianidae NOME SCIENTIFICO: Alectoris rufa
La Pernice rossa è un galliforme diffuso nell’area europea sud-occidentale. Sul corpo, di colore rossiccio, spiccano dettagli cromatici ben delineati: un collarino nero striato di bianco che dal collo scende sino al ventre, e che la contraddistingue dalla Coturnice; un piccolo e ricurvo becco vermiglio, che le vale il nome; cerchi arancioni attorno agli occhi e zampe rosse. La sua corporatura è tozza e massiccia, sebbene non abbia grandi dimensioni. Le ali sono corte e arrotondate. La sua dieta alterna alimenti proteici, come ragni, lombrichi e insetti, a quelli più ricchi di zuccheri e grassi come frutti della vegetazione, semi, legumi, erbe e germogli. È una specie terricola, e preferisce correre sul terreno quando avverte un pericolo, nonostante il suo volo sia rapido e potente.
Dalle abitudini stanziali, è distribuita prevalentemente nell’Inghilterra meridionale, in tutta la penisola iberica, nelle zone più occidentali di Francia e Germania, in Corsica, in Italia nord-occidentale, isole Baleari, Azzorre, Canarie. Il suo habitat è costituito da zone collinari aride e ricche di cespugli, campi aperti anche coltivati, sassaie, con un clima asciutto e assolato. Non disdegna zone coltivate a grano ed erba medica, purché non manchino porzioni di terreno incolto e zone con vegetazione bassa e aperta. Evita invece zone a clima boreale, oceanico o troppo arido, così come foreste. È una specie gregaria, e vive solitamente in gruppo con altri 10-15 simili. Tuttavia, si isola all’arrivo della stagione riproduttiva e durante il periodo della cova.
Alla fine di aprile comincia il periodo riproduttivo, nonostante già prima i maschi prendano possesso del territorio in cui sarà poi costruito il nido, difendendolo da eventuali concorrenti. Il nido è costruito in una depressione del terreno, ospita un numero variabile tra 8 e 16 uova, che saranno covate per una ventina di giorni; mentre il maschio vigila sul territorio. I piccoli sono nidifughi, abbandonano cioè il nido subito dopo la nascita, e dopo qualche settimana saranno già in grado di volare.
In Italia, la specie è sedentaria. Originariamente distribuita tra ambienti aridi e accidentati coperti da cespugli radi, tra colline e basse montagne, vigneti, oliveti e pascoli dell’Appennino settentrionale e nelle isole dell’Arcipelago toscano, la Pernice rossa è in seguito stata introdotta nell’Appennino centrale, dove oggi sono presenti popolazioni stabili in Umbria, Lazio e Molise. Ai limiti meridionali dell’Appennino centrale, le popolazioni sono mantenute grazie a continui ripopolamenti, promossi a scopo venatorio. Durante il periodo della nidificazione, la Pernice rossa occupa ambienti di diverse aree climatiche del Paleartico sud-occidentale, spaziando dall’area mediterranea alla fascia temperata.