L’Atc di Brescia spende 217 mila euro per acquistare le lepri dall’estero
i principali mercati sono la Repubblica Ceca e l’Ungheria
Cifra significativa che magari potrebbe essere ridimensionata cercando di gestire in modo diverso la selvaggina sul territorio bresciano
Articolo di Valerio Morabito – Le lepri affollano sempre le zone intorno agli aeroporti , piste comprese. La dimostrazione sta, ancora una volta, nei numeri degli animali catturati tra gli scali di Montichiari e quello di Ghedi e in seguito immessi nel territorio bresciano. A gennaio 2023, infatti, secondo i dati dell’Atc unico di Brescia sono state 18 le lepri catturate all’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari e 88 quelle prese nello scalo militare di Ghedi. Animali che vengono distribuiti in alcune zone della provincia per il ripopolamento. Un’attività tutt’altro che secondaria, in particolar modo per garantire l’equilibrio naturale. Ma non solo.
Un altro aspetto significativo per quanto concerne la selvaggina, in questo caso le lepri, è il fattore economico. Stando al bilancio dell’Ats unico di Brescia, per quanto riguarda l’esercizio 2021 per l’acquisto della selvaggina l’ente ha speso oltre 566 mila euro l’anno (compresi i fagiani). Mentre per quanto riguarda esclusivamente le lepri, che di solito vengono acquistate dalla Repubblica Ceca e dall’Ungheria, sono stati spesi oltre 217 mila euro. Invece nel bilancio preventivo del 2022, per l’immissione della selvaggina è prevista una spesa di 517 mila euro. Cifre significative, che magari potrebbero essere ridimensionate cercando di gestire in modo diverso le lepri, ma anche i fagiani, sul territorio bresciano. Sta di fatto che al momento è difficile, per utilizzare un generoso eufemismo, arrivare alla quota «importazione zero».
A proposito di caccia, dopo il deludente risultato ottenuto nelle ultime elezioni regionali, il presidente dell’Atc unico di Brescia Alessandro Sala ha rassegnato le proprie dimissioni. «Considerato il mancato consenso — ha scritto Sala nella lettera — del mondo venatorio e cinofilo mi dimetto con decisione immediata e irrevocabile da presidente e consigliere dell’Atc». Adesso si attende la nomina del successore, visto che si tratta di una poltrona ambita.