Crema: Controlli del commissariato, ritirate 60 armi da fuoco per mancata idoneità psicofisica

Gli agenti del commissariato hanno ritirato complessivamente 60 armi da fuoco di vario genere e calibro, tra pistole, fucili e carabine, per il mancato rinnovo dei requisiti alla detenzione. È il risultato di un’attività di polizia amministrativa in corso da alcuni mesi per verificare in particolar modo la regolarità della certificazione medica necessaria.

Verificate 800 posizioni

Come spiega il vice questore Bruno Pagani, “in base alla normativa vigente coloro che detengono armi da fuoco e che non siano titolari di un porto d’arma in corso di validità, ogni cinque anni devono presentare un certificato medico che attesti i requisiti psicofisici richiesti. Complessivamente sono state verificate le posizioni di circa 800 persone, delle quali 124 sono risultate avere il certificato medico scaduto. Quest’ultimi sono stati diffidati a presentare i documenti richiesti entro 60 giorni. Una trentina di detentori hanno riconsegnato le armi mentre quattro sono risultati inadempienti e per questo sono stati segnalati alla prefettura per l’emissione del provvedimento di divieto di detenzione armi. I restanti hanno provveduto a sanare la propria posizione presentato la certificazione richiesta. Le armi ritirate saranno inviate, previa valutazione dell’interesse storico e artistico da parte della Soprintendenza dei Beni culturali, alla distruzione da parte dell’Esercito”.

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