Cinghiali: la Regione Puglia sceglie metodi più duri
Articolo – Nell’ultima seduta della IV Commissione della Regione Puglia, presieduta da Francesco Paolicelli, è stato esaminato il tema della presenza dei cinghiali in Puglia. La specie presenta un numero notevole di capi e la presenza degli ungulati, che da circa venti anni è stabile nel territorio dell’Alta Murgia, è segnalata anche in provincia di Taranto.
Sul punto si è tenuta l’audizione dell’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia. Ha detto che c’è “la massima attenzione al problema”, dimostrata dagli appositi stanziamenti in bilancio a titolo di risarcimenti danni e cartellonistica stradale, ma soprattutto con la messa in atto di tutti gli adempimenti necessari.
È stato infatti integrato in tal senso il Piano faunistico venatorio, visto che non vi era nessun cenno sul tema; è stata data la possibilità ad avere l’albo dei selecontrollori per avere anche in Puglia la caccia di selezione al cinghiale, facendo una mirata valutazione della popolazione dei capi, data la necessità di ridimensionarla. Inoltre, per il 2023 è stato ampliato il calendario venatorio e si sta guardando con attenzione ai capi abbattuti per la filiera corta, mettendo in rete la parte legislativa”. L’assessore ha poi rivolto l’invito a fare riferimento agli ATC (Ambiti territoriali di caccia) per i controlli puntuali, a cui rivolgersi anche per ogni tipo di segnalazione.