Fabbrica d’Armi (Gruppo Beretta) allarga il business

Fatturato in crescita a 310 milioni grazie a Europa e in Italia. Beretta: «Anno record, futuro in ulteriore sviluppo con la graduale integrazione nel portafoglio-offerta delle munizioni Ammotec»

di Matteo Meneghello

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(MATTEO BIATTA)

Fabbrica d’Armi, la principale spa operativa del Gruppo Beretta centra e supera gli obiettivi d’esercizio, chiudendo l’anno con un fatturato di 310 milioni, oltre le aspettative degli stessi vertici dell’azienda bresciana. E le previsioni per l’anno in corso sono per una gestione in equilibrio rispetto al recente passato, considerando anche il positivo impatto legato all’ingresso nel perimetro di gruppo delle munizioni di Ammotec, che incrementerà il portafoglio d’offerta della spa (con un contributo previsto, a regime di circa il 20-30% in più rispetto ai ricavi attuali) sul mercato italiano. Il risultato del 2022, intanto, è stato ottenuto grazie al traino del mercato europeo nel settore sportivo, con un incremento del 50% rispetto all’anno scorso, e con un contributo determinante dell’Italia, con ricavi per 21 milioni di euro. Significative anche le performance delle altre linee di ricavo, come la divisione abbigliamento (+18%), l’accessoristica (+30%) e la ricambistica (+20%).

«Si tratta di risultati – spiega il presidente di Fabbrica d’Armi, Franco Gussalli Beretta – raggiunti grazie allo sforzo organizzativo e gestionale interno. Il buon momento della domanda è stato importante, ma non sarebbe stato sufficiente per farci superare la soglia storica dei 300 milioni. Il cambio di passo più consistente è stato compiuto in Europa, ma abbiamo anche proseguito nella ricerca di nuove nicchie di mercato e di prodotto». Da questo punto di vista, è stato convincente il debutto della nuova piattaforma nell’arma lunga rigata da caccia, segmento nuovo per Fabbrica d’Armi. «Il primo anno è stato positivo, con 25mila pezzi venduti a fronte di una richiesta superiore – aggiunge Franco Gussalli Beretta -. Per questa ragione confidiamo in una ulteriore espansione delle vendite in questo ambito, soprattutto alla luce del passo successivo, legato allo sbarco dell’offerta sul mercato americano». Ulteriore spinta al fatturato sarà assicurata, per il futuro, dall’integrazione delle munizioni della neoacquisita (dalla holding Beretta) Ammotec. «Per Fabbrica D’Armi è una grande opportunità – prosegue Beretta -: ora possiamo proporci come partner a 360 gradi per tutto il mondo della caccia e del tiro italiano. Stiamo lavorando all’integrazione, dovremmo registrare i primi risultati a partire dal secondo semestre: ci aspettiamo a regime un contributo aggiuntivo sui ricavi del 20-30 per cento».

Sui conti dell’esercizio ha pesato l’incremento dei costi energetici, passati dai 2,8 milioni del 2021 ai 9,5 dell’anno scorso, di cui 7,5 in elettricità. Un onere che non ha intaccato la capacità di generare valore («il dollaro forte e l’aumento dei prezzi ci hanno permesso di mantenere una marginalità soddisfacente» spiega Gussalli Beretta), di continuare ad assumere («124 nuovi inserimenti, di cui 72 a tempo pieno, legati al programma di espansione della capacità produttiva» ha dettagliato Carlo Gussalli Beretta, digital innovation project manager) e di proseguire nelle politiche di investimento: 16 i milioni spesati nel 2022, mentre per quest’anno è previsto un impegno di 13 milioni, di cui 9,5 in macchinari e 2,5 in progetti digitali. L’azienda ha rafforzato la dotazione impiantistica, con unità operative più flessibili (in grado di lavorare in maniera indistinta acciaio o alluminio) e aggiungendo una nuova isola di lavoro (la terza) per le pistole. Sul piano digitale, avanza l’utilizzo della manutenzione predittiva, mentre sono state gettate le basi per un progetto per formare futuri incisori digitali (lavorazione tradizionalmente eseguita a mano, utilizzando il bulino). Infine a livello ambientale, prosegue l’impegno dell’azienda per eliminare ’ì’utilizzo del cromo nel processo produttivo.

L’anno in corso coincide con il lancio del nuovo piano strategico, con l’obiettivo di arrivare di slancio al traguardo dei 500 anni. «Ci aspettiamo di continuare a crescere e ci sono tutti i presupposti per proseguire lungo questo tracciato» spiega Franco Gussalli Beretta. Nello specifico, il direttore generale Carlo Ferlito conferma che i budget per l’anno in corso, «inizialmente previsti in flessione, stanno migliorando. Ci aspettiamo un consolidamento, tenendo conto anche del contributo positivo dell’integrazione di Ammotec».

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