Grazie a un rivoluzionario sistema GPS lituano, sappiamo di più sulla migrazione delle beccacce
(Articolo tradotto) – STERENN è una delle due beccacce equipaggiate nella primavera del 2022 dai cacciatori della sezione Finistère del club nazionale della beccaccia (CNB 29), per la prima volta in Francia, con il faro lituano ORNITELA GPS/GSM, la cui batteria è ricaricata da pannelli solari (che risolve i problemi di ricarica in questo periodo dell’anno), e i risultati dei dati raccolti sono appena stati pubblicati dalla CNB 29 e dall’ufficio francese per la biodiversità (OFB).
L’uccello lascia la Bretagna la sera del 28 marzo 2022, attraversa Francia, Germania, Polonia, Bielorussia e termina la sua migrazione in Russia l’8 maggio 2022, dopo aver segnato una lunga pausa in Bielorussia dal 10 aprile al 5 maggio. Ha poi percorso una distanza di oltre 3300 chilometri.
Il faro smette di trasmettere il 29 maggio 2022. STERENN è quindi vicino al bacino idrico di RYBINSK, non lontano da TCHEREPOVETS, nel sud della Carelia. Questa migrazione è coerente con quelle che sono state osservate lasciare la Bretagna grazie a beccacce dotate di vari fari. D’altra parte, la qualità delle informazioni fornite dal beacon supera di gran lunga le precedenti esperienze.
Infatti, per la prima volta e in particolare grazie al segnalatore GPS/GSM portato da STERENN, il club nazionale delle beccacce dispone finalmente di dati giornalieri e precisi relativi alla posizione, velocità e altitudine della beccaccia in migrazione prematrimoniale.
Questi dettagli permettono così di conoscere le condizioni di volo (soffitto nuvoloso, precipitazioni, visibilità) incontrate dalla beccaccia. Così è possibile, in un’unica trasmissione la sera del 7 aprile in Polonia, quando l’uccello sta volando con un vento tempestoso alle spalle, verificare che l’uccello stia volando molto velocemente (quasi 130 km/h quindi che la sua velocità senza vento è invece di circa 50 km/h), che può volare sotto la pioggia purché la visibilità sia buona e che voli sotto le nuvole ad un’altezza/suolo di circa 400 metri.
Non c’è dubbio che se questo uccello non ha mostrato una destinazione al di fuori delle aree già individuate grazie alle beccacce attrezzate in Bretagna, ha contribuito a migliorare notevolmente la conoscenza delle condizioni incontrate in volo dalla beccaccia durante la sua migrazione primaverile.