Si appresta ad una battuta di caccia notturna: fermato dai Carabinieri

L’episodio è accaduto a Castell’Azzara

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Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Pitigliano, nell’ambito delle attività di controllo del territorio che hanno interessato le zone delle Colline del Fiora e dell’Albegna, ad accorgersi che un uomo di 57 anni, passata la mezzanotte, nel transitare lungo la strada, stava portando con sé un’arma. Fermata la persona, i militari hanno visto che l’arma, un fucile da caccia, era anche carica e quindi pronta all’uso. Colui che la stava trasportando, era diretto verosimilmente verso i boschi, nel territorio del comune di Castell’Azzara. Dati gli elementi, i Carabinieri hanno dedotto che, con ogni probabilità, si stesse apprestando ad un’insolita attività venatoria in notturna.

Le circostanze di tempo e di luogo, infatti, lasciavano ritenere che quell’uomo, in possesso di una carabina carica (risultata, da successivi accertamenti, legittimamente detenuta), adagiata sulle gambe mentre lui era alla guida, si stesse apprestando ad una battuta di caccia. Le cui modalità, ovviamente, non sono assolutamente consentite.

L’uomo, inoltre, nel suo piano degno di nota, aveva sdraiato i sedili posteriori dell’auto, ricoprendoli con un telo di nylon per non dare nell’occhio: anche questo elemento, tra l’altro, poteva lasciar intendere che tutto era stato organizzato per caricare e trasportare eventuali animali cacciati. Un piano, in sintesi, del tutto fuori dalle norme che regolamentano l’attività venatoria e potenzialmente molto pericoloso per l’incolumità altrui. Il tutto non ha avuto seguito grazie all’intervento dell’Arma, che da sempre pone attenzione particolare alla problematica dell’uso delle armi, come in questo caso, segnalandone gli abusi alle competenti autorità.

A carico dell’uomo fermato sono state intraprese azioni amministrative, mentre nell’immediato, l’arma e il relativo munizionamento sono state sequestrate.

“In proposito, si rammenta che l’attività venatoria, regolamentata da leggi nonché da specifiche di dettaglio individuate dalle Regioni, oltre ad essere ben definita in relazione ai periodi dell’anno, osserva anche precisi orari – si legge in una nota dei Carabinieri –, che di norma vanno dalla prima mattina ad un’ora prima del tramonto e, solo per la caccia di determinate specie, arrivano ad un’ora oltre il calare del sole, escludendo quindi ogni possibilità di esercitare l’attività in orario notturno”.

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