Cacciatori nel mirino squarciate le gomme

Un altro atto di vandalismo alla Verna colpisce un’auto in sosta nei boschi. I precedenti dei bocconi avvelenati e dei biglietti minatori lasciati sul lunotto

CASENTINO – C’è grande fermento negli ambienti delle doppiette dell’alto Casentino per alcuni episodi di vandalismo che si sono ripetuti nei dintorni di Chiusi della Verna ai danni di cacciatori che si erano recati a esercitare la loro passione nei dintorni del monte sacro, in territorio libero e aperto all’esercizio dell’attività venatoria. L’ultimo di una serie brutti episodi che si sono verificati anche negli anni scorsi è successo alcuni giorni fa, quando un cacciatore di un comune dell’alto Casentino, peraltro personaggio ben conosciuto, è tornato all’auto che aveva parcheggiato lungo la strada che andava dalla Beccia verso Rimbocchi ha trovato tutte le ruote del fuoristrada tagliate.

I sospetti dell’uomo sono subito andati verso qualche altro cacciatore che conosce bene quei luoghi, anche se ovviamente verso nessuno in particolare, che con quel gesto assurdo ha inteso così scoraggiare una sorta di “concorrenza”. Dopo aver recuperato con l’aiuto del carroattrezzi la macchina il cacciatore ha presentato regolare denuncia per atti vandalici ai carabinieri, che sono adesso al lavoro per capire chi possa essere stato il responsabile del reato.

È solo l’ultimo di una serie di episodi sui quali adesso le autorità sono chiamate a far luce, per evitare che si ripetano e per far sì che un luogo ospitale come La Verna si una attiri nomea che non merita.

In passato non ci sono state solo gomme tagliate. Fino all’anno scorso si era avuta infatti notizia di bocconi avvelenati per i cani, sempre in periodo di caccia (i fatti erano accuti in alcune zone adiacente alla statale che va da Chiusi a Caprese), di biglietti intimidatori lasciati sotto al tergicristalli con la scritta “non sei il benvenuto” e di altri danneggiamenti.

Fatti ben noti alle forze dell’ordine. Nessuno è finito nell’elenco ufficiale dei sospetti, ma è evidente che siccome ai locali non è mai accaduto niente, il pensiero dei cacciatori che non risiedono nella zona è ben chiaro. Peraltro i cacciatori locali, o che frequentano abitualmente La Verna non sono moltissimi.

Atti vandalici legati alla “gelosia” dei luoghi sono decritti in altre zone del Casentino, ma insomma è il caso che in Casentino, e alla Verna in particolare, certi episodi non si ripetano, e che tutti possano godere dell’ambiente nelle forme in cui credono farlo, sempre che siano ammesse. Siano esse la caccia, la raccolta dei funghi, dei tartufi. Un malinteso senso della proprietà, del tutto fuori luogo, non può in nessun modo recare danno alla reputazione di luoghi bellissimi e civili. I cacciatori del Casentino sono i primi ad augurarselo. Articolo

Lascia un commento